Come l’inglese migliora la vita
Immagina Giulia, 32 anni, una donna con la vita in apparenza sotto controllo, ma con una kryptonite nascosta: l’Inglese. Fin dai tempi della Scuola, per quanto ci provasse, ogni lezione d’Inglese si trasformava in un ostacolo insormontabile; studiava, faceva esercizi, eppure quando era il momento di parlare si bloccava come un computer che ha bisogno di riavviarsi. E così col tempo l’Inglese diventò una sorta di “nemico invisibile”, presente ovunque, ma impossibile da affrontare.
Poi c’erano le cene aziendali. In queste occasioni Giulia si trovava sempre circondata da colleghi internazionali, che sembravano tutti fluenti in Inglese come se fosse la loro lingua madre (beh, per alcuni lo era, ma non importa). Durante una di queste cene, mentre cercava disperatamente di inserirsi in una conversazione, è successo il fattaccio. Un collega inglese ha chiesto a Giulia cosa pensasse del nuovo progetto e lei, cercando di sembrare professionale, ha risposto con un convinto: “I’m very sensible about it”. Sensible, convinta che significasse “sensibile”, come in Italiano, ma con una piccola differenza: in Inglese “sensible” vuol dire “ragionevole”. Risultato? Il collega l’ha guardata un po’ perplesso e ha chiesto: “Oh, are you emotional about it?”. E così, Giulia si è resa conto dell’errore. Ancora una volta, una parola apparentemente innocente l’aveva tradita.
E così Giulia continuava a fare figuracce con questi false friends, parole che sembrano uguali, ma significano tutt’altro. E il risultato era sempre lo stesso: più evitava di parlare Inglese più si sentiva bloccata, in ufficio, in viaggio, e persino nelle chiacchiere con il fidanzato irlandese della sua migliore amica.
Poi un giorno, dopo una lunga serie di episodi imbarazzanti, Giulia ha deciso di prendere il controllo della situazione. Non poteva più evitare l’Inglese per sempre! È stato così che, durante una delle sue infinite ricerche su come migliorare, si è imbattuta in Hello Scuola. Inizialmente era titubante: “Non sono più una ragazzina, come posso ancora imparare?”. Ma c’era qualcosa di rassicurante nel modo in cui Hello Scuola presentava l’apprendimento: niente pressioni, niente giudizi, solo l’idea di imparare divertendosi.
Giulia ha deciso di fare il primo passo e iscriversi. Nella sua prima lezione l’Insegnante ha subito capito la situazione: “Non devi essere perfetta, Giulia. L’importante è provare”. Questa semplice frase ha tolto a Giulia un peso enorme dalle spalle. Ogni errore non era più un motivo di vergogna, ma un’opportunità per sorridere e migliorare.
Col tempo la sicurezza di Giulia è cresciuta. In ufficio ha iniziato a prendere la parola nelle riunioni senza il terrore di commettere errori catastrofici. E alle cene aziendali? Niente più “sensible” o false friends a rovinare tutto. Alla successiva domanda su cosa pensasse di un progetto ha risposto con scioltezza: “I think it’s an exciting opportunity!”, evitando errori e conquistando il rispetto dei colleghi.
Ora Giulia non è più quella persona che evitava di parlare Inglese per paura di sbagliare. Grazie a Hello Scuola ha scoperto che imparare una Lingua può essere divertente e liberatorio. Ogni lezione è diventata una nuova opportunità di crescita, e i blocchi che prima la paralizzavano sono diventati sfide che affronta con un sorriso.